MUSEI DA CASA PER IL 25 APRILE




La libertà è qualcosa di prezioso ma fragile, che va protetto da tutte le minacce che provano
a strapparla via: dalle più ovvie a quelle più sottili, quelle che si mascherano e che nascondono
il volto in nome di altri valori, ma non per questo meno pericolose. Per questo la lotta e la resistenza
contro ogni fascismo e dittatura non possono, e non devono, finire mai. 
Questo 25 aprile, a 75 anni dalla liberazione del nostro paese dall'occupazione nazista e
dal regime fascista, vi proponiamo alcune delle iniziative virtuali che musei ed enti culturali
in tutta Italia hanno deciso di promuovere per ricordare a tutti il coraggio di chi ha lottato prima di noi
e l’importanza di continuare a lottare. Anche se lontani e chiusi nelle nostre case ci auguriamo dunque
di poter celebrare tutti insieme che,oggi come allora, #IoRestoLibero.

1) 25 aprile 1945. Una data senza tempo, che vive in chiunque porti avanti il ricordo del sacrificio di chi ci ha permesso di esseri liberi. Il Museo Storico della Liberazione di Roma è stato allestito nei locali dell'edificio che fu utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di Sicurezza nel periodo di occupazione nazista. In seguito, divenne il luogo dove si veniva deportati, torturati, interrogati, per poi essere condotti al carcere di Regina Coeli, al Tribunale di guerra, oppure nella maggior parte dei casi, deportati alle Fosse Ardeatine. Per via Tasso passarono circa duemila tra donne, uomini, partigiani, militari e cittadini comuni. Le celle di detenzione sono ancora come furono lasciate dai tedeschi in fuga e oggi sono dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, ricordando le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione. Il Museo storico della Liberazione ha per fine di assicurare al patrimonio storico nazionale la più completa ed ordinata documentazione degli eventi storici nei quali si concentrò e si svolse la lotta per la liberazione di Roma durante il periodo 8 settembre 1943 - 4 giugno 1944. Il pubblico può entrare in contatto con una raccolta di cimeli, documenti, fotografie, manufatti artistici, opere d’arte, ma non solo. Sono fruibili anche: una raccolta molto ricca di stampa clandestina, manifesti, volantini e prime edizioni di memorie su Roma occupata;18 sale espositive, più una sala per conferenze e videoproiezioni, nonché un laboratorio informatico e audiovisivo con oltre 400 registrazioni originali e altre 200 commerciali; vetrine e sostegni per le opere artigianali realizzati nel 1955 in forma povera con forme comunicative degli anni '50, didascalie e pannelli in italiano e schede tematiche in inglese per ogni sala, a richiesta, nella sala sulla deportazione degli ebrei può essere proiettato "Ebrei a Roma 1943-44" con interviste ai superstiti (45').
Questo è più di un museo. E’ una testimonianza tangibile dell’orrore consumato e vissuto a causa di un nemico comune a tutta l’umanità. Un nemico che grazie alla lotta e alla Resistenza è stato sconfitto, ma che è sempre dietro l’angolo. Ecco perché il nostro compito oggi, è quello di continuare a ricordarehttp://www.museoliberazione.it/it/

2)L’ente regionale dell’Emilia-Romagna per la promozione culturale e la memoria del Novecento
si occupa della conservazione e della tutela di documenti storici e della valorizzazione dei luoghi della
memoria. L’ente, con progetti di studio e ricerca e, attualmente, anche servizi fruibili online a causa
dell’emergenza sanitaria, vuole promuovere il valore della memoria e del pensiero critico dei fatti storici.
In occasione della Festa della Liberazione di quest’anno, che coincide con il 75° anniversario della Liberazione
dal nazifascismo, l’Ente di memoria del Novecento ha organizzato un 25 aprile virtuale.
L'Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano insieme all’Istituto Cervi hanno messo a disposizione
documenti, memoriali, interviste, mostre e contributi inediti sulla pagina facebook dedicata dal 29 marzo
al 2 maggio. Ecco il link con tutte le informazioni utili per l’evento:
25 aprile 2020. L'iniziativa nazionale della rete degli Istituti Storici.
Divulgazione e festa sono le parole chiave per questo 25 aprile un po’ diverso dal solito. 

3) Il Museo della Resistenza di Bologna ha organizzato un tour virtuale con la documentazione
scaricabile dal sito (http://www.museodellaresistenzadibologna.it) secondo due filoni:
le collezioni - una sezione in cui si trovano alcune foto e documenti
provenienti dall'archivio fotografico dell'Istituto Storico Parri e dal diario fotografico realizzato dal
tenente Vittorio Vialli, le mostre permanenti con foto e documenti delle mostre permanenti presenti nel
Museo divisa in cinque categorie
(L'antifascismo prima della Resistenza; La guerra subita e la Resistenza a Bologna;
La Resistenza agita; Video/Camera; La Resistenza dopo la Resistenza).

4) #Torino25aprile
Rimane accesa la memoria del 25 aprile e le tradizionali celebrazioni, sospese a causa dell’emergenza sanitaria in corso, trovano posto online. La festa della Liberazione 2020 sarà una lunga maratona web, con oltre 200 contenuti tra filmati, musica e racconti, 70 realtà culturali coinvolte e più di 300 ospiti tra scrittori, sociologi, storici, attori e politologi, realizzata dalla Città di Torino insieme con il Polo del ‘900, il Museo Diffuso della Resistenza, le Biblioteche Civiche Torinesi, il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale.
Dalle 10 alle 18, i cittadini sono invitati a partecipare agli appuntamenti collegandosi
ai siti www.comune.torino.it, www.cr.piemonte.it o www.lastampa.it nella sezione dedicata e
sui canali web che hanno richiesto di condividere l’iniziativa.
Saranno anche i luoghi a tener viva la memoria del 25 aprile, attraverso clip video dedicati
agli spazi della città di Torino che portano i segni della storia della Liberazione:
da piazza Castello a Pian Del Lot, dal sacrario del Martinetto alla conceria Fiorio a cura del Museo Diffuso
della Resistenza. Inoltre il museo organizza un’iniziativa di narrazione collettiva.
Chiunque possegga un oggetto legato alla Seconda Guerra Mondiale, alla Resistenza o
alla Liberazione e voglia raccontarne la storia ha l'occasione di farlo partecipando a
La Staffetta della memoria. Lettere, fotografie, taccuini, pubblicazioni, capi d’abbigliamento,
strumenti d’uso quotidiano: oggetti del passato che racchiudono storie personali, ma che messi insieme
ci restituiscono la storia del Paese di quasi ottant'anni fa. Qualsiasi oggetto originale dell’epoca potrà quindi
essere raccontato, diventando protagonista di una mostra virtuale partecipata sulla guerra, la Resistenza e la Liberazione.
Faranno parte della programmazione anche i contributi dal mondo del teatro con letture e performance online. Tanta musica accompagnerà l’intera giornata, da Bella Ciao ad altri celebri canti partigiani come Oltre il Ponte, La canzone di Paraloup, Fischia il vento e altri contributi come Festa d'aprile, jazz della Liberazione, Materiale Resistente.


Giulia Caberti

Elena Vittoria Leena De Lorenzo

Chiara Giani

Alice Lo Presti


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